Il conflitto in Ucraina è giunto al 106esimo giorno e l'attenzione è puntata principalmente sui durissimi scontri a Severodonetsk. "Una delle battaglie più difficili", dove si gioca "il destino" del Donbass, afferma il presidente ucraino, Zelensky. Le forze russe controllano gran parte del centro urbano. "Stiamo difendendo le nostre posizioni, infliggendo pesanti perdite al nemico", ha detto Zelensky. Intanto, il ministero della Difesa di Kiev fa sapere che Mosca ha schierato altri 30 carri armati a circa 35 km a sud di Zaporizhzhia. "Secondo i risultati di questa giornata, il 105° giorno di Guerra, Severododonetsk rimane l'epicentro dello scontro nel Donbass". Così il presidente ucraino Zelensky. "Difendiamo le nostre posizioni e infliggiamo perdite significative al nemico. Questa è probabilmente una delle battaglie più difficili di questa Guerra. Per molti aspetti, il destino del Donbass viene deciso lì", conclude Zelensky.
"L'invasione russa dell'Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà, abbiamo bisogno di azioni immediate". Lo scrive in un tweet il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Tra le azioni prioritarie per Guterres c'è quella di "portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali" e poi "rendere immediatamente disponibili risorse per aiutare i Paesi e le comunità più povere".
Le truppe ucraine hanno ucciso ieri 30 soldati russi ed hanno distrutto tre depositi di munizioni, due veicoli corazzati da combattimento e quattro veicoli militari di Mosca. Lo ha reso noto il comando operativo Sud di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.