I dazi di Trump arricchiscono Wall Street e impoveriscono le famiglie americane
I dazi introdotti dall’amministrazione Trump hanno avuto effetti complessi sull’economia statunitense. Mentre alcuni settori hanno beneficiato di nuove protezioni, molte famiglie hanno subito aumenti nei costi quotidiani e riduzioni dei salari. Questo approccio ha influenzato i mercati finanziari, favorendo Wall Street, ma ha anche ampliato le diseguaglianze e complicato la vita di molti cittadini. Un’analisi delle conseguenze di queste politiche evidenzia un quadro variegato e articolato.
I dazi di Donald Trump non hanno riportato l’America indietro nell’età dell’oro, ma l’hanno spinta in un vicolo cieco. Il 2025 avrebbe dovuto essere l’anno della fine della globalizzazione così come l’abbiamo conosciuta. È stato invece l’anno in cui gli Stati Uniti hanno scoperto che il protezionismo può procedere in parallelo a mercati finanziari euforici, senza tradursi automaticamente in benessere diffuso per l’economia reale. Anzi, forse il contrario. L’indice S&P 500 si avvia a chiudere il 2025 con un rialzo vicino al 18 per cento, il doppio rispetto alle attese di inizio anno, mentre le famiglie americane hanno un altro bilancio con cui fare i conti: la perdita stimata di reddito disponibile arriva fino a 2. 🔗 Leggi su Linkiesta.it
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La dura realtà I dazi di Trump arricchiscono Wall Street e impoveriscono le famiglie americane.
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