Dalle guerre al lavoro Restiamo umani

Durante le festività natalizie, è comune lasciarsi coinvolgere dai tradizionali rituali di luci, brindisi e convivialità. Tuttavia, è importante ricordare che dietro le celebrazioni si celano anche realtà complesse, come i conflitti e le sfide quotidiane. Restare umani significa riconoscere queste differenze e mantenere un atteggiamento di consapevolezza e rispetto, anche nel periodo più gioioso dell’anno.

Nava* Ci sono Natali in cui potresti limitarti al rito: le luci, i brindisi, le tavole piene, gli auguri in serie. E poi ci sono Natali in cui qualcosa ti entra dentro e non ti lascia più la possibilità di vivere come prima. Ho letto la testimonianza di Shrouq Aila, giornalista di Gaza. E mentre fuori c’è aria di Natale, lei racconta una frase che ti disarma: quando arriva un cessate il fuoco, non finisce tutto. Inizia “un’altra guerra”. Quella del dopo. Il dopo è imparare a vivere nella distruzione, senza le persone amate, con la mente a pezzi, con il futuro che non si lascia afferrare. Ecco: oggi vorrei stare lì, nel dopo. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it

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