’Occhi sulla storia’ va avanti Carducci il premio Nobel che aveva il Carlino nel cuore
“’Occhi sulla storia’” prosegue con l’approfondimento su Giosue Carducci, il poeta italiano insignito del Premio Nobel. Dopo quasi quarant’anni a Bologna, Carducci mantenne un forte legame con la Maremma, ma scelse di vivere nella città che aveva visto nascere i suoi figli e dove insegnava letteratura. La sua figura rappresenta un punto di riferimento nella cultura italiana, tra memoria e impegno.
di Marco Poli Dopo quasi 40 anni di residenza a Bologna, Giosue Carducci, pur conservando la Maremma nei ricordi e nel cuore, aveva scelto la città dove erano nati i suoi figli, dove occupava la prestigiosa cattedra di Letteratura Italiana, dove era benvoluto e quasi adorato. Carducci, in gioventù, era stato un po’ giacobino e un po’ mazziniano e repubblicano: destò stupore nel 1878 - e qualche critica - l’Ode alla Regina d’Italia nella quale il poeta manifestava così la propria ammirazione per Margherita di Savoia. Il 1899 fu l’anno del tracollo fisico di Carducci: una paresi alla parte destra del corpo gli procurò un’irreversibile difficoltà di movimenti. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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