Nessuno può essere pronto a una guerra cyber

Nel 2025, la guerra si è evoluta in un contesto di conflitto ibrido, che confonde le categorie tradizionali e rende difficile prevedere e prepararsi alle minacce. La crescente digitalizzazione e l’interconnessione aumentano i rischi di attacchi cyber, rendendo evidente come nessuno possa considerarsi completamente pronto a una guerra digitale. Comprendere questa nuova realtà è fondamentale per sviluppare strategie di difesa efficaci e adattarsi a un panorama in continua trasformazione.

In questo 2025 che giunge al termine il tema dominante è stato la guerra. Una ovvia constatazione, molto meno banali, invece, dovrebbero essere le riflessioni che l’accompagnano perché viviamo nell’epoca del conflitto ibrido non perché mescoli strumenti diversi, ma perché confonde le categorie con cui siamo abituati a interpretare la guerra stessa. La confusione deriva dalla convergenza dell’universo digitale con quello fisico; dalla pervasività del primo all’interno del secondo. Nel mondo fisico la guerra è sempre stata un fatto riconoscibile. C’è un prima e un dopo, un confine che viene violato, un nemico che prende forma con bandiere e uniformi. 🔗 Leggi su Panorama.it

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