Silvia Rocchi ci guida dentro la storia dell' associazione fondata insieme a Paolo Kessisoglu e nata dal desiderio di trasformare una preoccupazione diffusa in azione concreta
Silvia Rocchi ci accompagna alla scoperta dell’associazione fondata con Paolo Kessisoglu, nata dall’esigenza di trasformare una preoccupazione condivisa in azione concreta. “C’è Da Fare” nasce come risposta a un’urgenza emotiva, distinguendosi da progetti pianificati. Questa iniziativa rappresenta un passo importante nel coinvolgimento diretto e nel contributo attivo alla comunità, evidenziando l’importanza di agire con consapevolezza e responsabilità.
C i sono progetti che nascono da un piano e altri che prendono forma da un’urgenza emotiva. “C’è Da Fare” appartiene alla seconda categoria. Non nasce per strategia, ma per necessità. Una necessità avvertita prima come inquietudine, poi come responsabilità condivisa, infine come impegno concreto. A raccontarlo a iO Donna è Silvia Rocchi, architetta milanese e cofondatrice insieme all’attore, autore e musicista, Paolo Kessisoglu, dell’ associazione che si occupa di disagio giovanile. La sua non è una narrazione epica, ma una ricostruzione lucida e profondamente umana di come, a volte, un’intuizione diventi qualcosa che non si può più ignorare. 🔗 Leggi su Iodonna.it

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Una sfida bellissima con Silvia Rocchi, Consigliere comunale a Capannoli, Antonella Scocca, Consigliere comunale a Palaia, Giampaolo Quercetani, Consigliere comunale a Pontedera, Enrico Fatticcioni, Vicesindaco di Casciana terme Lari, e Giacomo Tarri - facebook.com facebook
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