Ridurre le porzioni non è nuovo ma qui siamo davanti a qualcosa di diverso | il vero rischio è la sarcopenia | l’allarme dell’esperta per il boom di mini-menù per chi assume farmaci dimagranti

Negli Stati Uniti – e ora timidamente anche in Europa – i ristoranti stanno adattando il menu a una nuova tipologia di cliente: chi assume farmaci agonisti del recettore GLP-1 (semaglutide e tirzepatide, noti per ridurre in modo significativo il senso di fame e commercializzati coi nomi rispettivamente di Ozempic e Mounjaro ) e che fatica a sostenere un pasto completo. Nascono così i “mini-menu”: micro-porzioni pensate per appetiti ridotti, composte da piccoli assaggi ad alta densità di gusto ma basso volume. Si va da mini-burger da due bocconi a mezze porzioni di pasta, ciotoline monodose di cereali e verdure, dessert formato “mignon” e perfino cocktail alleggeriti per stomaci che si svuotano lentamente. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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© Ilfattoquotidiano.it - “Ridurre le porzioni non è nuovo, ma qui siamo davanti a qualcosa di diverso: il vero rischio è la sarcopenia”: l’allarme dell’esperta per il boom di “mini-menù” per chi assume farmaci dimagranti

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