Perché la Cina sta facilitando in silenzio il ritorno missilistico dell’Iran? Risponde Gering

I nuovi test missilistici balistici condotti dall’Iran il 22 dicembre erano pensati per essere visti, creare attenzione, dunque mandare un messaggio. A sei mesi dalla breve ma intensa guerra di giugno con Israele e Stati Uniti, la “Guerra dei 12 giorni”, Teheran segnala che la propria deterrenza non solo resiste, ma è in fase di ricostruzione. E ciò che preoccupa sempre di più Israele e Washington, però, non è soltanto l’intenzione iraniana, quanto i canali esterni che rendono possibile questa ripresa — con la Cina che emerge come fattore chiave, seppur discreto. Secondo Tuvia Gering, ricercatore del progetto Global China dell’Atlantic Council e attentissimo analista del ruolo cinese in Medio Oriente, qualsiasi valutazione sul ruolo di Pechino deve partire da una premessa metodologica. 🔗 Leggi su Formiche.netImmagine generica

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