Sensibilità al glutine | quando è una questione di testa? Lo studio di Lancet
Il glutine continua a occupare un posto centrale nel dibattito sulla salute, molto oltre le cucine e gli scaffali dei supermercati. Per chi soffre di celiachia è un nemico reale e ben definito, da evitare rigorosamente per tutta la vita. Ma intorno a questa condizione medica certa si è allargata negli anni una zona grigia sempre più affollata: quella delle persone che, dopo i pasti, sperimentano gonfiore, dolore addominale, stanchezza o un malessere difficile da decifrare e finiscono per puntare il dito contro il glutine. Una convinzione che spesso nasce dall’esperienza diretta, dal passaparola o da tentativi fai-da-te di esclusione alimentare, più che da una diagnosi. 🔗 Leggi su Open.online
Leggi anche: La sensibilità al glutine non è sempre il vero problema: i sintomi possono ingannare, è diversa dalla celiachia
Nel 1978 è stato introdotto il termine "sensibilità al glutine non celiaca" (NCGS) per descrivere un caso clinico in cui un paziente, senza celiachia, ha visto migliorare i suoi sintomi gastrointestinali persistenti eliminando il glutine dalla dieta. Oggi, la NCGS si r - facebook.com facebook
È possibile approfondire il tema consultando notizie e video correlati disponibili.
