Megafono per la Palestina zitta su Sydney | il silenzio selettivo di Greta
Dopo l'attentato terroristico a Sydney, Greta Thunberg ha mantenuto un silenzio che ha suscitato molte riflessioni. Mentre si moltiplicano gli slogan di solidarietà, l'assenza di commenti della giovane attivista su questo tragico evento ha acceso discussioni sul suo ruolo e le sue priorità nel contesto internazionale.

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C’è un silenzio che pesa più di mille slogan. Ed è quello scelto da Greta Thunberg nelle ore immediatamente successive alla strage di Sydney, quando un attentato terroristico ha lasciato a terra vittime innocenti. Nessun messaggio, nessuna parola di cordoglio, nessun richiamo alla violenza da condannare senza se e senza ma. Nulla. Un vuoto assordante, soprattutto se si considera l’attenzione maniacale con cui l’attivista svedese commenta ogni evento che possa garantirle una ribalta internazionale. E infatti, mentre il mondo faceva i conti con l’ennesimo episodio di terrorismo islamico, Greta ha trovato il tempo — e l’urgenza — di intervenire su tutt’altro fronte. Ilgiornale.it
La relatrice della Palestina all'Onu aveva commentato l'assalto alla «Stampa»: «Che sia di monito perché torni a fare il proprio lavoro». Ma così si dimostra contraria al libero dibattito delle idee, alla diversità di vedute, al confronto che in democrazia non rinunc - facebook.com facebook
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