Il processo mediatico a Signorini e il confine pericoloso tra racconto e calunnia
L'articolo analizza il delicato equilibrio tra narrazione e diffamazione nel contesto mediatico, focalizzandosi sul processo nei confronti di Signorini. In un panorama dominato da spettacoli e reality, le accuse e le polemiche sollevano interrogativi sulla responsabilità e i limiti del racconto pubblico.

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Spettacolo, reality, fama e accuse all’interno di un contenitore mediatico che da anni produce le stesse polemiche. Una dinamica che parla più del sistema che dei singoli. Il polverone mediatico che in questi giorni si sta abbattendo su Alfonso Signorini segue un copione che da decenni accompagna il mondo della televisione e, più in generale, quello del potere e della visibilità pubblica. L’idea che il lavoro in tv possa essere scambiato con favori personali è un cliché che ritorna ciclicamente, alimentato da sospetti, illazioni e ricostruzioni spesso prive di riscontri concreti. Negli ultimi cinquant’anni le polemiche non sono mancate. 361magazine.com
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L'Ordine difende la stampa sulla diffusione della richiesta di rinvio a giudizio: "Nessun processo mediatico, ma legittimo diritto di cronaca. Non spetta ai giornalisti rispondere dei tempi di notifica giudiziaria agli indagati" - facebook.com facebook
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