Mi cognato è morto prima che arrivasse un fegato per questo ho donato il mio rene a una sconosciuta
Un gesto di altruismo straordinario: il dottor Giuseppe Feltrin, direttore generale del Centro nazionale trapianti, ha donato un rene a una sconosciuta dopo la perdita del cognato, che non ha potuto ricevere un fegato in tempo. La sua decisione rappresenta un esempio di generosità fuori dal comune, sottolineando l'importanza della solidarietà nel campo dei trapianti.

© Ilfattoquotidiano.it - “Mi cognato è morto prima che arrivasse un fegato, per questo ho donato il mio rene a una sconosciuta”
Il dottor Giuseppe Feltrin, il direttore generale del Centro nazionale trapianti, l’ha definita una scelta “generosa e inconsueta”. Il riferimento è all’ultimo caso italiano di donazione samaritana, una donazione di organi in cui una persona sceglie di sottoporsi a un intervento di prelievo del rene per offrirlo in dono a una persona sconosciuta. All’Azienda ospedale-università di Padova (AOUP), una donna in lista d’attesa è riuscita a recuperare una piena qualità di vita grazie al rete di uno sconosciuto. Il trapianto è stato eseguito lo scorso ottobre. In precedenza, il donatore samaritano era già stato sottoposto a un percorso clinico, immunologico e psicologico necessario per essere ammesso al programma della Rete nazionale trapianti. Ilfattoquotidiano.it
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Il ragazzo era stato trovato cadavere in un cantiere vicino a casa, a Mariglianella (Napoli) il 25 settembre. Lo zio Ciro: “Non credo a un gesto volontario, troppi misteri da risolvere”. La zia Sanità: “Mio cognato aveva denunciato quel mago a giugno”. I messa - facebook.com facebook