Dietro ogni non voto c’è una storia di emarginazione sfiducia e disincanto

Ogni astensione alle urne nasconde vicende personali e sfide sociali, riflettendo spesso un senso di emarginazione e disillusione. Comprendere le ragioni di chi sceglie di non votare significa andare oltre il giudizio superficiale, esplorando le complesse dinamiche che influenzano la partecipazione democratica e il rapporto tra cittadini e istituzioni.

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di Susanna Stacchini Limitarsi a biasimare chi rinuncia ad esprimere il proprio voto, è un modo per giudicare l’estetica e non la sostanza. Le proporzioni dell’astensione sono tali, da rendere indispensabile un’analisi attenta, in grado di ricercare le radici profonde del fenomeno. Oggi invece, a partire dalle Istituzioni, passando per la politica e una larga parte della stampa, l’approccio alla questione è superficiale e inadeguato. Con l’indifferenza verso la disaffezione al voto, la politica confessa la rinuncia alla sua funzione più nobile, mettersi a servizio della gente, confermandosi al contrario, espressione esclusiva di una ristretta casta di potenti benpensanti. Ilfattoquotidiano.it