Nordio si racconta | Se servirà sarò di nuovo Guardasigilli

Carlo Nordio, protagonista nel panorama politico e giuridico italiano, si apre sulle sue aspirazioni e disponibilità future, lasciando intendere la possibilità di tornare a ricoprire il ruolo di Guardasigilli se necessario. Con un approccio diretto e schietto, l’ex magistrato si racconta in un’intervista, offrendo uno sguardo sulle sue intenzioni e sulla sua visione del ruolo pubblico.

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© Panorama.it - Nordio si racconta: «Se servirà, sarò di nuovo Guardasigilli»

Scoccato mezzogiorno, da buon veneto praticante, Carlo Nordio decreta che è giunta l’ora dell’aperitivo. Vino e patatine per tutti. Il suo sterminato ufficio è tra i più sontuosi della capitale. Potere e salamelecchi, però, non l’hanno traviato. Appena può, il ministro della Giustizia torna beatamente nella sua Treviso, dove tutto ebbe inizio. Perché è diventato magistrato? «Appartengo a una famiglia di avvocati. Sono cresciuto tra libri e riviste di diritto, leggendo le arringhe celebri. Mi sono appassionato subito ai grandi processi. Ricordo ancora il delitto Fenaroli, alla fine degli anni Cinquanta. Panorama.it