In questo Blocco Paradiso non c’è più spazio per la bellezza

In un mondo dominato da circuiti istituzionali, esiste un’arte che si distingue per la sua autenticità e spontaneità. Questo articolo esplora un’espressione artistica che nasce e si alimenta negli spazi meno convenzionali, tra le vite degli ultimi, dando voce a un mondo spesso invisibile ma ricco di significato.

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© Linkiesta.it - In questo Blocco Paradiso non c’è più spazio per la bellezza

C’è un’arte che vive fuori dai circuiti istituzionali. Un’arte che dialoga e trae linfa dagli spazi abitati dagli ultimi. E che parla la lingua degli uomini. È esempio di questo tipo di arte il progetto  Blocco Paradiso, un’installazione temporanea, esposta oggi dalle 12 alle 18 nel cortile delle case popolari di via Porpora 4347, a Milano. Per abitanti del quartiere e passanti sarà impossibile ignorarla: si tratta di una struttura in legno a forma di parallelepipedo, del tutto simile un’impalcatura. All’interno è allestito un salotto confortevole, mentre sui lati sono appese delle tele raffiguranti diversi soggetti, tutte rivolte verso l’esterno. Linkiesta.it