Cosa racconta il ritorno della Cina in Libia

Il ritorno della Cina in Libia segna un nuovo capitolo nelle sue strategie di investimento nel Medio Oriente e Nord Africa. Dopo il ritiro durante la crisi post-Gheddafi, Pechino sta riprendendo a rafforzare la propria presenza nel paese, puntando su partnership locali e investimenti mirati per consolidare i propri interessi in una regione di grande importanza geopolitica ed economica.

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Dopo essersi ritirata dalla caduta di Muammar Gheddafi, la Cina sta ancora una volta guardando con impazienza il mercato libico e investendo con cautela, soprattutto attraverso partnership strategiche locali. Il ritorno di Pechino non è però più un’ipotesi, ma un processo in corso, sancito simbolicamente il 12 novembre con la riapertura dell’ambasciata cinese a Tripoli. In quella data, il chargé d’affaires Liu Jian ha incontrato i direttori dei dipartimenti del ministero degli Esteri libico (precisazione necessaria: parliamo del governo internazionalmente riconosciuto e appoggiato dall’Onu, sebbene con un’ampia gamma di distinguo e perplessità che adesso non si possono approfondire). Formiche.net

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