Il presepe senza volto di Bruxelles non c’entra con la sharia e non è un’opera woke

Da qualche giorno, sui social sta circolando l’idea che il nuovo presepe della Grand Place a Bruxelles, realizzato dall’artista Victoria-Maria Geyer, sia stato concepito fin dall’inizio come un’operawoke” priva di volti per cancellare la tradizione cristiana. A riaccendere la polemica in Italia è stato Matteo Salvini. Una narrazione che omette passaggi fondamentali, dalle motivazioni pratiche che hanno portato a sostituire la vecchia struttura alla rimozione dei volti Un clima già teso, sfociato poi in un atto vandalico: il furto della statuina di Gesù Bambino. Per chi ha fretta. Il presepe “Stoffe della Natività” sostituisce il vecchio allestimento in legno ormai deteriorato. 🔗 Leggi su Open.online

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