La propaganda dei magistrati sul referendum
Immaginate se in un processo un pm chiedesse la condanna per un reato diverso da quello del capo d’imputazione. E immaginate che quel pm porti a supporto della sua richiesta di condanna una prova testimoniale o documentale che è palesemente falsa o contraffatta. Che idea si farebbe un cittadino della giustizia italiana? Questo è più o meno ciò che sta facendo il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, nella campagna elettorale referendaria sulla separazione delle carriere. Da un lato Gratteri afferma che bisogna votare No alla riforma per qualcosa che la riforma non prevede, dall’altro porta a suo supporto una falsa citazione di Giovanni Falcone. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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