Aveva un tumore ma il referto arrivò in ritardo confermata la condanna a un ospedale di Palermo | Essere informati è un diritto
Aveva un tumore ma l’ospedale non gli comunicò in tempo la diagnosi. Ora l’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo dovrà risarcire la famiglia, come ha stabilito la Corte d’appello palermitana che ha riconosciuto il diritto a essere informati come una parte integrante del diritto alla dignità. Giuseppe Canino, operaio navale, si era ammalato nel 2015 per via dell’esposizione all’amianto. Aveva sviluppato un mesotelioma sarcomatoso, un tumore che colpisce gli organi interni, ma non l’ha saputo in tempo. Questo, si legge nella sentenza, «ha privato Canino e i suoi familiari della possibilità di vivere con consapevolezza l’ultima fase della malattia, impedendo scelte personali e terapeutiche che avrebbero potuto rendere più dignitoso quel periodo » La decisione del tribunale. 🔗 Leggi su Open.online
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La donna aveva ricevuto la diagnosi di tumore dopo otto mesi. - facebook.com Vai su Facebook
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