C’è un filo che lega le piazze contro la politica e certe controverse nomine | l’abuso di potere

C’è un filo che lega il grido levatosi dalle cento piazze in sciopero contro il genocidio: “Meloni, Meloni, dimissioni!” e la causa intentata da un sobrio magistrato in pensione, Arturo Soprano, contro la nomina a presidente dell’Orecol di uno degli avvocati di Giorgia Meloni, Luca Libra: l’abuso di potere. Ogni condotta che avvertiamo prima come moralmente ripugnante e poi eventualmente ritroviamo inquadrata in una fattispecie di reato come vero e proprio delitto ha a che fare con l’abuso di potere, ovvero con la prepotenza del piĂą forte sul piĂą debole. Non stupisce che gli ordinamenti democratici fondati sul suffragio universale, tanto piĂą se repubblicani e figli di Costituzioni nate dall’antifascismo, aborrano soprattutto l’abuso di potere: lĂ  dove l’abuso di potere, in qualunque forma perpetrato, venisse tollerato, ci sarebbe infatti il riconoscimento di una discriminazione sociale, cioè una offesa intollerabile al principio dell’uguaglianza in dignitĂ  e in libertĂ  tra esseri umani. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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