Femminicidio di Cinzia Pinna l’imprenditore Emanuele Ragnedda si difende | Avevamo litigato lei voleva aggredirmi Ho sparato per paura

Sarebbe stato un istinto di autodifesa a far premere più volte il grilletto a Emanuele Ragnedda, noto imprenditore sardo di vino reo confesso dell’omicidio di Cinzia Pinna. È questa la versione che il 41enne avrebbe fornito agli inquirenti durante il lungo interrogatorio di ieri, mercoledì 24 settembre, durante il quale è crollato il muro di silenzio intorno alla sorte della 33enne scomparsa da Palau due settimane prima. Seguendo le indicazioni di Ragnedda, il cadavere di Pinna – in realtà non ancora riconosciuto – è stato ritrovato proprio in una tenuta dell’azienda dell’imprenditore. La versione di Emanuele Ragnedda. 🔗 Leggi su Open.online

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