Il giorno dopo l’assalto Terrore tra i negozianti | Ma Milano è più forte
Quel che resta il giorno dopo il corteo concluso con l’assalto alla stazione Centrale è un ammasso di impronte, mani simboliche lasciate con la vernice rossa sulle vetrine delle banche e dei palazzi di fronte, insieme agli slogan anti capitalismo scritti sui muri con le bombolette spray. Una scia ideale che da via Vittor Pisani arriva alla Galleria delle Carrozze in piazza Duca d’Aosta, anticamera della stazione, dove lo sguardo è catturato dai portoni rimasti senza vetri. C’è del nastro adesivo appiccicato sulle strutture, per segnalare “l’ostacolo“. Guardandoli, la mente passa in rassegna le scene di guerriglia urbana del giorno prima. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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