Russia Cina e Stati Uniti | chi vince la corsa alle armi ipersoniche
Da tempo Stati Uniti, Russia e Cina hanno abbracciato strategie di sviluppo della tecnologia ipersonica per conseguire i propri obiettivi internazionali. Capaci di viaggiare a velocitĂ superiori a 5 Mach (5400 kmh) e manovrabili con traiettorie imprevedibili per i sistemi anti-missilistici tradizionali, le armi ipersoniche sono la nuova posta in gioco nella arms race del XXI secolo. Le armi che (quasi) tutti vogliono. Il 27 gennaio di quest’anno, l’ordine esecutivo della Casa Bianca intitolato Iron Dome for America definiva “la minaccia di attacchi con missili balistici, ipersonici e da crociera” come “la minaccia piĂą catastrofica che gli Stati Uniti devono affrontare” nei confronti di “avversari pari, quasi pari e avversari canaglia rogue ”. 🔗 Leggi su It.insideover.com
© It.insideover.com - Russia, Cina e Stati Uniti: chi vince la corsa alle armi ipersoniche
In questa notizia si parla di: russia - cina
La Cina si sta prendendo il mondo senza sparare un colpo: la strategia di Pechino tra Usa e Russia
La Cina spia la Russia: i sospetti di Mosca su Pechino
Aumentano gli episodi di accecamento dei sensori satellitari, con Russia e Cina che hanno investito cifre enormi per sviluppare tali capacità belliche orbitali. Così l'Alleanza deve riorganizzarsi in fretta per poter avere deterrenza anche nello spazio - facebook.com Vai su Facebook
Russia, boom del baratto con Cina e Pakistan per aggirare le sanzioni ? https://l.euronews.com/RyZs - X Vai su X
Forza della Siberia 2, le conseguenze per il mercato globale del gas; La distorsione delle notizie in tempo di guerra; Xi Jinping alla parata con Putin e Kim: Oggi il mondo deve scegliere ancora tra guerra e pace.
Russia, Cina e Stati Uniti: chi vince la corsa alle armi ipersoniche - Secondo “Foreign Policy” Cina e Russia starebbero già vincendo la corsa ipersonica. Riporta msn.com
Cina e Russia mai così vicine, c’è l’accordo: “Scegliete tra pace e guerra” - Xi e Putin mai così vicini grazie agli Stati Uniti e al loro “bullismo politico”. Si legge su quifinanza.it