Trent' anni di illegalità e abusi protetti da premier ministri e dai soliti salotti radical chic
Il Leoncavallo è la più longeva sospensione della legalità che Milano abbia mai conosciuto, e il fatto che per trent'anni sia stato protetto da presidenti del Consiglio, ministri, premi Nobel, sindaci, consiglieri comunali e interi partiti dimostra che non era un abuso qualsiasi bensì un sacrario della doppiezza italica. Accade mentre dei presunti vizi formali stanno bloccando dei grattacieli e trascinando in Procura imprenditori e tecnici: gente che ha rispettato la legge in un modo che, secondo alcune pm, è sbagliato. È giusto, invece, occupare un edificio senza pagare affitti, senza licenze e senza concessioni: perché è un patrimonio culturale. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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“Io, detective per mia sorella. Così a trent’anni dalla morte riuscirò a farle avere giustizia”
Per chi c’era trent’anni fa, all’apice della sua popolarità, Elenoire Casalegno sarà sempre la bellezza statuaria che l’allora fidanzato Vittorio Sgarbi presentava come una sorta di nuova, perfetta, Venere di Botticelli. Oggi, Elenoire Casalegno — jeans e magliett Vai su Facebook
Lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent’anni quell’immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell’occupazione. Oggi fina Vai su X