Così il report Oms italiano sparì su ordine di Pechino
È stata la sede dell’Oms di Pechino a chiedere a Francesco Zambon di rimuovere il report che 13 maggio 2020 inchiodava la gestione «improvvisata, caotica e creativa» della pandemia da parte di Giuseppe Conte e Roberto Speranza, fatto sparire nel giro di ventiquattro ore e ritrovato pochi mesi dopo dall’attuale consulente della commissione Covid, Robert Lingard. C’è un documento di cui è entrato in possesso il Giornale che lo dimostra. Si tratta della risposta - fino ad ora inedita - che l’Oms ha fornito alla rogatoria della Procura di Bergamo, che allora indagava sul rapporto tra la diffusione dell’epidemia, la mancata Zona rossa in Val Seriana, la mancata applicazione ed il mancato aggiornamento del Piano pandemico. 🔗 Leggi su Ilgiornale.it
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