Così l’intelligenza artificiale crea canzoni ed emozioni
Cesena, 2 agosto 2025 – Un vecchio adagio latino che recita habent sua fata libelli (i libri hanno il loro destino) potrebbe essere traslato anche per le canzoni: le canzoni hanno il loro destino, perché vengono costruite nel tempo, entrano nell’orecchio, evocano cicatrici, tracciano impronte sonore emotive, attivano i cosiddetti neuroni specchio, ovvero ci identifichiamo nell’ascolto a tal punto, in alcuni casi, che scatta l’empatia. E allora quella canzone la sentiamo nostra, parte della vita vissuta o ancora da vivere. L’AI può creare musica con varietà e complessità potenzialmente illimitate; sorge il dubbio, tuttavia, se questa possa effettivamente stimolare altrettante emozioni e connessioni profonde. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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