Dal settimo sigillo a Final Destination | la morte al cinema
Dal Settimo Sigillo a Final Destination, il cinema ha da sempre esplorato il tema della morte, riflettendo le paure e leplicazioni della società. Come durante la pandemia, abbiamo visto come il rifiuto della morte diventi un'ossessione collettiva, spingendo l’umanità verso un’affannata ricerca del rischio zero. Rifiutare la morte equivale a negare la nostra stessa condizione esistenziale.
Roma, 24 mag – La nostra società, lo abbiamo visto benissimo in occasione della pandemia da Covid, tende in maniera alquanto grottesca a rifiutare il concetto della morte. Arrivando a cercare per l’uomo una ridicola ricerca del rischio zero. Ma rifiutare la morte, in realtà, significa rifiutare anche la vita. Ne è testimone la storia dell’uomo. Infatti in tutte le società più floride si è sempre avuto un rapporto sano con il concetto di dipartita terrena, che nobilita l’intera esistenza. Curiosamente sono due film, solo all’apparenza così lontani per stile, epoca e genere, a darci un sano insegnamento e monito: Il settimo sigillo e la saga di Final Destination. 🔗 Leggi su Ilprimatonazionale.it
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