Non è una vendetta Adesso cambiamo anche il nome della villa

La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini colpisce al cuore dei valori democratici. Lo storico Daniele Susini, ex presidente dell’Anpi, esprime pieno accordo, sottolineando l'importanza di rivedere simboli e riconoscimenti legati al passato. Un gesto che non è una vendetta, ma una presa di posizione per difendere la memoria e i principi di libertà e inclusion.

"La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini da parte del Comune di Riccione è un atto che condivido in pieno". Non ha dubbi lo storico Daniele Susini, ex presidente dell’Anpi provinciale, tra le collaborazioni quella prestigiosa con il museo ’Memoriale della Shoah’ di Parigi. Perché concorda? "Semplicemente, si tratta di dare nuova linfa ai princìpi repubblicani. Dai quali si evince la totale incompatibilità della cittadinanza onoraria a Mussolini, responsabile delle leggi razziali del 1938, delle violenze degli anni precedenti al 1922, delle leggi fasciste e molto altro". 🔗Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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Cosa riportano altre fonti

La giustizia non è vendetta, ma un percorso di ricucitura, come afferma Cartabia. Oggi con un nuovo premier e un’opposizione meno aggressiva, possiamo sperare in un cambiamento. Anche Mujica, presidente umile, ci insegna che la vera forza sta nella semplicità e nel rispetto. Cambiamo nome alla villa e guardiamo avanti, convinti che il dialogo sia la strada migliore. 🔗Ne parlano su altre fonti

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ilrestodelcarlino.it scrive: "Sarebbe opportuno revocare l’intitolazione di Villa Mussolini: è apologetico, s’immagini Villa Hitler o Villa Stalin. Andrebbe riportata al nome originario, Villa Margherita. Con una plancia ...