Jafar Panahi nel mio film quarant’anni di prigionia dei cittadini iraniani
Jafar Panahi, regista iraniano, riflette sul suo cinema come strumento di resistenza e testimonianza, affermando che fare film gli ha salvato la vita. La repressione e la censura della Repubblica Islamica non fermano gli artisti, il cui lavoro diventa un potente mezzo di denuncia e memoria delle sofferenze di quarant’anni di prigionia dei cittadini iraniani.
«Fare film mi ha salvato la vita. Se la Repubblica islamica censura e arresta gli artisti deve assumerne le conseguenze. L’esperienza del carcere dona materia di ricerca a un artista, . Jafar Panahi, «nel mio film quarant’anni di prigionia dei cittadini iraniani» il manifesto. 🔗Leggi su Cms.ilmanifesto.it
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