Hanno ammazzato Pablo ma il cane è vivo Disastri milanesi

Tra disastri e tragedie milanesi, la morte di un giovane di vent’anni in scooter al Corvetto, inseguito dalla polizia, solleva profonde preoccupazioni. Un episodio drammatico che si aggiunge a storie nere di violenza e caos, dove i confini tra giustizia e incidenti si confondono, lasciando la città in bilico tra lutto e incertezza.

Che un ragazzo di vent’anni muoia di notte schiantandosi con un grosso scooter al Corvetto (storia soltanto simile a quella di Ramy Elgaml) è tragico. Se però si aggiunge che stava scappando da un’auto della Polizia, che non aveva la patente, e se parenti e amici tentano di assaltare il Pronto soccorso “per esprimere tutta la loro rabbia” (contro chi?) la tragedia prende i contorni di una “no law land”. Se un ragazzino di 13 anni, egiziano, viene accoltellato assieme al suo cane in centro Milano, tra i giardinetti di viale Vittorio Veneto dove il comune pare si interessi solo di tirare a lustro nuove piste ciclabili, ma invece è spaccio a cielo aperto, l’impressione di una città fuori controllo aumenta. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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