Gli danno un calmante va in coma e muore | i consulenti si scontrano sul farmaco

Alzano Lombardo. Era corretto somministrare il Midazolam a Jason Mensah Brown? Il 23enne, in preda a una crisi psicotica, venne portato al pronto soccorso dell’ospedale di Alzano Lombardo il 24 luglio 2019. Lì gli venne somministrato un sedativo che lo fece entrare in coma e successivamente lo condusse alla morte, avvenuta sei mesi dopo all’ospedale di Zingonia.Nel processo per omicidio colposo a carico di A.M., 46 anni, medico, e F.P., 40 anni, psichiatra — entrambi di turno quel giorno — si confrontano pareri medici opposti: i consulenti delle parti civili ritengono che il farmaco non fosse adeguato, mentre quello della difesa ne sostiene l’appropriatezza.Durante l’udienza di giovedì 8 maggio, i periti di parte hanno illustrato le proprie relazioni. Patrizia Ostir, medico legale, e Tiziano Meneghel, psichiatra, sono stati nominati dagli avvocati Paolo Tabasso e Loredana Scaramozzino, che rappresentano i familiari della vittima: i fratelli, la fidanzata e l’ex compagna, in nome del figlio di nove anni. 🔗Leggi su Bergamonews.it

gli danno un calmante va in coma e muore i consulenti si scontrano sul farmaco

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Alzano Lombardo. “Con i parenti di Jason Mensah Brown ho parlato di consecutio temporale, non di consecutio causale”. Ci tiene a sottolineare il concetto la dottoressa Silvia Zambelli, il medico di guardia del reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Treviglio, dove nell’estate 2019 arrivò Jason, 23 anni, ormai in stato di coma dal quale non si è più ripreso.Arrivava dal pronto soccorso dell’ospedale di Alzano Lombardo dove, a causa del suo stato di agitazione, gli avevano somministrato una dose di Midazolam. 🔗bergamonews.it

Alzano Lombardo. Una tragica conseguenza, ma non un errore. Così la perizia disposta dal tribunale di Bergamo chiarisce le cause della morte di Jason Mensah Brown, il 23enne di origini ghanesi deceduto dopo sei mesi di coma in seguito alla somministrazione di un sedativo nel pronto soccorso di Alzano Lombardo.“La causa del decesso va ricercata nella somministrazione di 5 ml di Midazolam via endovena, che hanno provocato una disfunzione cardiaca immediata, con un danno encefalico molto rilevante, tale da portarlo a un coma anossico. 🔗bergamonews.it

È l’incubo che aleggia sulla sanità pubblica che sempre più rischia di ucciderti anziché salvarti. "Non voglio giustizia ma voglio praticare la giustizia per il futuro", dice infatti Maria Cristina Gallo, 56 anni, che ha dovuto aspettare 8 mesi prima di avere l'esame istologico da parte dell'Asp di Trapani. "Oramai...Prosegui la lettura 🔗milleunadonna.it

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