Pizzo Montesanti | le maschere apotropaiche | antichi guardiani contro il malocchio nel folklore calabrese

di Antonio Montesanti *Tra le pratiche più affascinanti legate alla protezione delle abitazioni da entità malvagie e dal malocchio si distingue certamente quella legata all’esposizione delle cosiddette maschere apotropaiche (dal greco antico “allontanare”), sulla soglia o angoli esterni di casa.Questi grandi mascheroni in ceramica, pietra o terracotta dalle sembianze spesso mostruose venivano affissi sugli stipiti delle porte, sui balconi, sulle finestre o dentro casa per proteggere l’abitazione.A queste grottesche raffigurazioni venivano, difatti, attribuite funzioni magiche che avrebbero consentito di scacciare il malocchio e gli spiriti maligni. La loro diffusione riguarda diverse regioni del Mezzogiorno ma la più radicata tradizione legata alla loro realizzazione ed esposizione in prossimità dell’ingresso delle case è legata proprio al folklore calabrese. 🔗Laprimapagina.it
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Laprimapagina.it - Pizzo. Montesanti: “le maschere apotropaiche: antichi guardiani contro il malocchio nel folklore calabrese”

Approfondimenti da altre fonti

pizzo montesanti maschere apotropaiche Salviamo le ceramiche storiche di Pizzo: l’appello di Antonio Montesanti - L’artista e storico Antonio Montesanti lancia un appello su Facebook per salvaguardare un’opera artistica di grande valore storico per Pizzo. Nel suo intervento, Montesanti racconta di essere entrato in possesso, grazie all’amico Santino Galeano, di un pieghevole datato 29 gennaio 1983, stampato dalla tipografia Fagraf di Vibo Marina, relativo alla manifestazione pubblica di inaugurazione della nuova facciata unificata delle chiese del Purgatorio e di Maria SS. 🔗laprimapagina.it

pizzo montesanti maschere apotropaiche Pizzo. Petizione per la preservazione del tondo artistico di Giovanni Curatolo: il pensiero di Antonio Montesanti - “Questo medaglione si trova sotto il tetto a capanna di una sola facciata, ma in realtà racchiude due chiese: quella del Purgatorio (1600) e quella delle Grazie (1700). È opera del valente scultore e pittore pizzitano Giovanni Curatolo, che ha utilizzato la tecnica della ceramica invetriata alla maniera dei fratelli Luca e Giovanni della Robbia, attivi nel 1400. Nella parte inferiore della composizione c’è una barchetta con degli uomini scampati a un naufragio, che si agitano freneticamente. 🔗laprimapagina.it

pizzo montesanti maschere apotropaiche La nota di Antonio Montesanti: Pizzo e il macigno di San Giorgio - di Antonio Montesanti Si narra che in questa data di molti secoli fa, di notte, la città di Pizzo stava per soccombere all’ennesimo assedio saraceno. L’attacco fu furioso: dagli sciabecchi sbarcarono migliaia di uomini infernali alla Seggiola, che in un attimo sgominarono le stanche difese dei cittadini armati. Proprio nell’attimo in cui stavano per abbattere Porta Nord della città una nuvola di polvere coprì la scena del combattimento e da uno squarcio di luce intensa e letale apparve un cavaliere con una corazza d’argento che al galoppo, a mezz’aria come levitando, attraversava l’armata ... 🔗laprimapagina.it

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