Curiosità e significato della soluzione Zivago
Scopri il significato e tutto quello che c'è da sapere sulla parola di 6 lettere che serve per completare i tuoi cruciverba. La soluzione Zivago è utile per risolvere le definizioni enigmistiche:
Il dottor Živago (in russo ´ ´; AFI: ['doktr 'vag]) è un romanzo di Boris Pasternak.
Il libro narra la vita avventurosa di un medico e poeta, Jurij Andreevic Živago, sullo sfondo della guerra civile combattuta tra bianchi e rossi a seguito della rivoluzione d'ottobre. Živago è diviso dall'amore per due donne: è sposato con la cugina Tonia e travolto dalla passione per la crocerossina Lara Antipov. Si susseguono incontri, aspre separazioni e rincongiungimenti fino al tragico finale.
Nell'allora Unione Sovietica il romanzo, che sconfessava la facciata eroica propagandata dal regime comunista, fu rifiutato all'inizio del 1956 dalla rivista moscovita Novyj Mir per considerazioni ideologiche; l'ostilità della censura verso l'autore, reputato «non in linea», un reazionario, si protrasse e l'opera fu pubblicata nell'Unione Sovietica solo nel 1988. L'opera fu pubblicata in anteprima mondiale in Italia il 15 novembre 1957 dalla Feltrinelli, che se la assicurò battendo la concorrenza di editori americani e francesi, ed ebbe subito un successo planetario (solo in un anno uscirono 31 edizioni). Unico romanzo che Pasternak scrisse, gli valse il premio Nobel per la letteratura nel 1958, pochi anni prima della sua morte. Non poté ritirarlo per l'opposizione di Chrušcv, a cui dovette indirizzare una domanda di grazia, poiché accusato di tradimento, escluso dall'Unione degli scrittori, minacciato di espulsione dall'URSS e privato della nazionalità.
Nel 1965 dal romanzo fu tratto il film omonimo, vincitore di 5 premi Oscar. Živago è la traslitterazione scientifica del nome russo, come compare anche sulla copertina del libro. Nell'italiano scritto si usa solitamente la trascrizione fonetica approssimata "Zivago", forma con cui appare anche nel titolo di alcune locandine del film.
Italiano
Sostantivo
prosopopea ( approfondimento) f sing (pl.: prosopopee)
- (linguistica) figura retorica che consiste nel dare parola a defunti o a persone immaginarie o assenti oppure nel conferire prerogative umane ad animali, oggetti inanimati, concetti
- (senso figurato) (spregiativo) contegno goffamente sdegnoso di chi si atteggia con affettazione risibile a persona di grande importanza, mescolando arroganza, presunzione, gravità e sussiego a una meschinità di fondo; boria, altezzosità pomposa
- Tranne le poche commendatoresse, che soffiavano la prosopopea, le altre signore, quasi tutte milanesi, appartenevano al ceto medio degli stipendiati a mille e otto, a due mila (Emilio De Marchi; Demetrio Pianelli)
- parlando in modo ammaliante, tentava quasi di raggiungere con prosopopea ciò che non avrebbe mai meritato
- (per estensione) apparenza volutamente altezzosa, con vanto per traguardi normalmente raggiungibili
- quel giornalista lamentava con orgoglio "umili origini" con una prosopopea non da poco
Sillabazione
- pro | so | po | pè | a
Pronuncia
IPA: /prozopo'pa/
Etimologia / Derivazione
dal latino prosopopoeia che deriva dal greco psppa derivazione di psppe ( formato da psp cioè "faccia, persona" e da p ossia "fare"); significa quindi "personificare"
Citazione
Sinonimi
- personificazione
- alterigia, arroganza, boria, burbanza, pomposità, presunzione, tracotanza, vanagloria
- (senso figurato) altezzosità, sicumera, solennità, spocchia, supponenza, sussiego
- (letterario) albagia
Contrari
- modestia, semplicità umiltà,