Curiosità e significato della soluzione Dissetare
Scopri il significato e tutto quello che c'è da sapere sulla parola di 9 lettere che serve per completare i tuoi cruciverba. La soluzione Dissetare è utile per risolvere le definizioni enigmistiche:
La crocifissione era, nell'Impero Romano, una modalità di esecuzione della pena di morte; si trattava di una vera e propria tortura, talmente atroce e umiliante che non poteva essere inflitta a un cittadino romano. Veniva preceduta dalla flagellazione, che rendeva questo rito ancora più straziante per il condannato. Cicerone le definì "il supplizio più crudele e il più tetro".
Tale supplizio è tuttavia molto più antico dei Romani (alcuni documenti antichi ne parlano già all'epoca dei babilonesi) e non sempre è legato a una struttura a croce: delle volte, il condannato era legato a un singolo palo, a volte a una struttura a V rovesciata, ma lo scopo era tuttavia sempre lo stesso ovvero provocare la morte, dopo una lenta agonia, che interveniva per soffocamento determinato dalla compressione del costato (a tale scopo, di solito le gambe del condannato erano spezzate con una mazza o un martello), oppure a causa di collasso cardio-circolatorio; si presume che, talvolta, la morte intervenisse a seguito della combinazione di tutti e due gli aspetti.
Italiano
Verbo
Transitivo
dissetare
- levare la sete
Sillabazione
- dis | se | tà | re
Pronuncia
IPA: /disse'tare/
Etimologia / Derivazione
formato da dis- e da sete
Sinonimi
- dar da bere, dare da bere, rinfrescare togliere la sete
- (senso figurato) appagare, saziare, soddisfare
Contrari
- assetare, inaridire
- (senso figurato) deludere, lasciare insoddisfatto
Traduzione
- Enrico Olivetti, Dizionario Italiano Olivetti edizione on line su www.dizionario-italiano.it, Olivetti Media Communication
- AA.VV., Vocabolario Treccani edizione online su treccani.it, Istituto dell'Enciclopedia Italiana
- AA.VV., Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari edizione on line su corriere.it, RCS Mediagroup
- AA.VV., Dizionario sinonimi e contrari, Mariotti, 2006, pagina 187