Ucraina-Russia, oggi il vertice Trump-Zelensky: sostegno Ue confermato a Kiev
Oggi, a Mar-a-Lago, si tiene l'incontro tra #DonaldTrump e #VolodymyrZelensky, incentrato sul conflitto Ucraina-Russia. Confermato il sostegno dell’UE a Kiev e il tentativo di rilanciare un percorso negoziale.
È in programma oggi, domenica 28 dicembre, il confronto diretto tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Il faccia a faccia si svolge in Florida e rappresenta un passaggio rilevante nel tentativo di riattivare un percorso negoziale sulla guerra tra Ucraina e Russia.
Al centro dell’incontro, previsto nella residenza di Mar-a-Lago, c’è un piano articolato in 20 punti che Washington intende utilizzare come base di dialogo anche con Mosca. Il documento resta in fase di definizione e, secondo quanto emerso nei giorni precedenti, non è ancora stato formalmente approvato in tutte le sue parti.
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Trump, intervenendo venerdì in un’intervista, ha sottolineato il proprio ruolo decisivo nel processo, ribadendo che senza il suo assenso non esistono margini di manovra per Kiev. Zelensky, alla vigilia del vertice, ha spiegato che le bozze su un possibile quadro di pace e sulle garanzie di sicurezza sono a uno stadio avanzato.
Il dossier più delicato resta quello territoriale. Nel confronto con Trump, il presidente ucraino intende affrontare la situazione del Donbass e il nodo della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Le richieste statunitensi prevedrebbero un ritiro completo delle forze ucraine dall’area orientale, ipotesi che Kiev punta a rinegoziare.
L’obiettivo ucraino rimane il congelamento delle ostilità lungo le attuali linee del fronte. La Russia, invece, rivendica il controllo integrale del Donbass, pur detenendo circa il 70% dell’oblast di Donetsk. Tra le opzioni sul tavolo, Washington ha ipotizzato la creazione di una zona economica libera qualora Kiev rinunci all’area contesa.
Zelensky ha ribadito che qualsiasi scelta che comporti concessioni territoriali dovrà essere sottoposta al consenso popolare, anche attraverso un referendum. Da parte russa, al momento, non sono arrivate aperture ufficiali. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che Mosca non commenterà documenti statunitensi per non compromettere i negoziati.
Nel frattempo, il conflitto sul terreno prosegue. La Russia ha intensificato i raid contro l’Ucraina, colpendo anche obiettivi civili. Vladimir Putin, apparso in mimetica durante una visita a un centro di comando, ha rivendicato nuovi avanzamenti militari in diverse aree del Paese.
Secondo il presidente russo, le forze di Mosca avrebbero preso il controllo della città di Hulyaypole, nella regione di Zaporizhzhia, e di alcuni centri nel Donetsk, tra cui Dimitrov, Rodinskoe e Myrnograd. Le affermazioni sono state smentite dallo stato maggiore ucraino.
Le dichiarazioni di Putin sono arrivate alla vigilia dell’incontro tra Trump e Zelensky. Il leader del Cremlino ha accusato Kiev di non voler perseguire una soluzione pacifica, sostenendo che, in assenza di un accordo, la Russia porterà avanti gli obiettivi dell’operazione militare con la forza.
Prima di partire per la Florida, Zelensky ha partecipato a una videochiamata con diversi leader europei, che hanno ribadito il pieno sostegno a Kiev. Durante il confronto, sono stati esaminati i documenti chiave che saranno discussi con Trump, in particolare su sicurezza ed economia.
Il presidente ucraino ha illustrato agli alleati un programma di incontri previsto nei prossimi giorni e nelle settimane successive. I partner europei hanno preso tempo per valutare i contenuti e lavorare sulle proposte presentate.
Zelensky ha chiarito che molti dettagli restano riservati, ma ha confermato che il 90% dei 20 punti è già stato definito. Le questioni affrontate includono la posizione di Kiev sui territori occupati, la centrale di Zaporizhzhia e gli aspetti finanziari.
Secondo quanto riferito, l’Ucraina riceverà il finanziamento da 100 miliardi di dollari approvato dall’Unione europea. Le garanzie di sicurezza ritenute necessarie dovranno essere assicurate sia dagli Stati Uniti sia dai Paesi europei.
In un messaggio pubblicato su X, Zelensky ha sottolineato l’importanza di mantenere una posizione forte sul fronte militare e diplomatico per evitare manovre dilatorie da parte di Mosca, ringraziando gli alleati per il coordinamento e il supporto.
Alla call con i leader europei ha preso parte anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha evidenziato la necessità di preservare l’unità tra Europa, Ucraina e Stati Uniti per affrontare una guerra che si avvicina ai quattro anni di durata.