Marco Columbro racconta l'emorragia cerebrale che gli ha stravolto l'esistenza
Marco Columbro condivide la sua esperienza di un'emoragia cerebrale che ha interrotto la sua vita e carriera, raccontando il percorso di ripresa e rinascita dopo un evento improvviso e delicato.
Un evento improvviso, un lungo silenzio e poi una nuova partenza. Ospite del programma La volta buona, Marco Columbro ha ripercorso il momento più delicato della sua vita, segnato da una grave emorragia cerebrale che lo ha costretto a fermarsi all’improvviso, lontano dalle scene e dalla televisione.
Il malore risale a quando i medici individuarono un aneurisma mai diagnosticato prima. Una condizione estremamente rischiosa, definita dallo stesso conduttore come una minaccia costante, che lo portò a trascorrere 25 giorni in coma. Un periodo sospeso, durante il quale il corpo e la mente hanno dovuto affrontare una prova estrema.
Il risveglio non fu meno complesso. Columbro ha spiegato di aver dovuto ricominciare dalle azioni più semplici, come radersi o usare le posate, riattivando gradualmente la memoria e le capacità motorie. Nei primi tempi, ha raccontato, la percezione della realtà era frammentata, come se vivesse a metà tra due mondi, senza ancora riuscire a orientarsi pienamente.
Con autoironia, l’attore ha ricordato la lentezza del recupero e la necessità di mettersi alla prova. L’anno successivo al coma tornò sul palcoscenico teatrale, spinto dal desiderio di capire se fosse ancora in grado di svolgere il suo lavoro. Dopo quell’esperienza, però, non ha più ripreso la carriera televisiva.
Il racconto si è chiuso con una riflessione maturata nel tempo, nata da un’esperienza che ha lasciato un segno profondo. Un cambiamento radicale, che lo ha portato a guardare agli imprevisti della vita con maggiore consapevolezza e a trasformare una crisi personale in un nuovo equilibrio.