Chi è Achille Polonara, la carriera e la battaglia contro la leucemia mieloide

Achille Polonara, nato ad Ancona nel 1999, è un atleta professionista di basket. Dopo una carriera ricca di successi, ha affrontato la diagnosi di leucemia mieloide, condividendo la sua esperienza di lotta e rinascita.

achille polonara

Una carriera costruita sul parquet e una sfida improvvisa lontano dal campo. Achille Polonara sarà ospite a Verissimo per raccontare il periodo più complesso della sua vita, segnato dalla diagnosi di leucemia mieloide e dal lungo percorso di cure affrontato negli ultimi mesi.

Nato ad Ancona nel 1991, Polonara si avvicina al basket giovanissimo. A 15 anni entra nel settore giovanile del Teramo Basket, esperienza che gli consente di esordire in Serie A nella stagione 2009-2010, dando avvio a un cammino professionale che lo porterà rapidamente ai vertici del basket europeo.

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Nel corso degli anni il suo palmarès si arricchisce di successi importanti: la Supercoppa italiana conquistata nel 2015 con la Pallacanestro Reggiana, la FIBA Europe Cup vinta con la Dinamo Sassari, il titolo di campione di Spagna con il Saski Baskonia nel 2019-2020 e lo scudetto italiano ottenuto con la Virtus Bologna nella stagione 2024-2025.

Fuori dal campo, la vita di Achille Polonara è legata alla famiglia. È sposato con Erika Bufano e nel 2020 diventa padre di Vitoria. Due anni dopo nasce il secondogenito, Achille Jr., in un momento già segnato da nuove sfide personali.

La svolta arriva lo scorso giugno, quando al cestista viene diagnosticata la malattia. Da quel momento inizia un percorso medico complesso, culminato giovedì 25 settembre con il trapianto di midollo osseo, intervento fondamentale nella lotta contro la malattia.

Dopo l’operazione, Polonara sceglie di rassicurare tifosi e appassionati pubblicando una breve storia su Instagram direttamente dal letto d’ospedale, comunicando che il trapianto era riuscito. Anche nei giorni precedenti l’intervento non aveva perso il sorriso, arrivando a condividere un momento di leggerezza con un balletto nella stanza di degenza, diffuso sui social dalla moglie.

Qualche settimana prima, lo stesso Polonara aveva annunciato di aver trovato una donatrice compatibile al 90%, una ragazza americana individuata rapidamente dal team medico, nonostante fosse disponibile anche un secondo donatore con le stesse percentuali di compatibilità.

Il periodo successivo al trapianto si rivela però estremamente critico. Dopo una complicanza improvvisa, l’atleta entra in coma e per diversi giorni le sue condizioni appaiono gravissime. Dieci giorni dopo, contro ogni previsione, Polonara si risveglia.

A raccontare quelle settimane è stato un servizio de Le Iene. Polonara ha spiegato di ricordare poco di quel periodo, come se avesse dormito a lungo, descrivendo una sensazione di trovarsi “in un’altra città”. Nonostante l’impossibilità di reagire, riusciva comunque a percepire la presenza e le parole della moglie al suo fianco.

È stata Erika Bufano a ricostruire quanto accaduto dopo il trapianto: la rimozione del catetere centrale avrebbe provocato un trombo, causando una carenza di ossigeno al cervello. Momenti drammatici vissuti con la speranza che Achille potesse riaprire gli occhi, indipendentemente dalle conseguenze fisiche.