Caso Epstein, diffusi centinaia di documenti con ampi omissis: scoppia la polemica, spuntano foto di Bill Clinton

È iniziata negli Stati Uniti la tanto attesa diffusione dei dossier giudiziari legati al caso Epstein, scatenando polemiche e svelando dettagli sconvolgenti. Tra omissis e foto di personaggi famosi come Bill Clinton, emergono nuove ombre su un intricato intreccio di potere e mistero. La pubblicazione, che ha suscitato scalpore, potrebbe cambiare per sempre la percezione di uno dei casi più discussi degli ultimi anni. La verità sta finalmente venendo a galla.

caso epstein

È iniziata negli Stati Uniti la tanto attesa diffusione dei dossier giudiziari legati al caso di Jeffrey Epstein, il finanziere newyorkese condannato per reati sessuali e trovato morto in carcere nel 2019. Il Dipartimento di Giustizia ha reso pubblica una parte consistente del materiale investigativo accumulato negli anni, ma la pubblicazione è avvenuta con numerose parti oscurate, alimentando immediatamente critiche e sospetti sulla reale trasparenza dell’operazione.

Secondo quanto emerso nelle prime ore, la documentazione resa accessibile rappresenterebbe solo una porzione dell’archivio complessivo, che ammonterebbe a centinaia di migliaia di pagine. I media statunitensi e internazionali stanno analizzando i file uno a uno, un lavoro destinato a protrarsi a lungo proprio per l’enorme quantità di atti e allegati.

Leggi anche Caso Epstein, nuove foto pubblicate: compaiono anche Bill Gates e Noam Chomsky

Molti dei documenti pubblicati risultano fortemente censurati. In un elenco che riporta 254 massaggiatrici associate al giro di Epstein, tutti i nomi sono stati completamente coperti con la motivazione di tutelare potenziali vittime. In altri fascicoli compaiono fotografie parzialmente oscurate di persone nude o seminude, oltre a immagini che ritraggono Epstein e alcuni accompagnatori in posa con armi da fuoco.

Tra i materiali finora diffusi figurano anche fotografie mai rese pubbliche prima che mostrano Ghislaine Maxwell, ex compagna del finanziere, condannata a vent’anni di reclusione per il reclutamento di minorenni, in compagnia del principe Andrea. All’interno degli archivi compaiono inoltre scatti che ritraggono l’ex presidente Bill Clinton in contesti privati, in parte coperti da omissis, insieme ad altre personalità note del mondo dello spettacolo e della musica.

La presenza di questi nomi ha riacceso il confronto politico. Dalla Casa Bianca sono partiti immediati attacchi nei confronti di Clinton, mentre esponenti democratici hanno denunciato una diffusione giudicata incompleta e arrivata con forte ritardo. Le contestazioni riguardano anche la scarsa presenza di riferimenti a Donald Trump, nonostante i rapporti personali noti tra l’ex presidente repubblicano ed Epstein.

Il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha definito la pubblicazione una semplice frazione delle prove disponibili, sostenendo che l’uso esteso degli omissis contrasterebbe con l’Epstein Files Transparency Act. La legge, firmata da Trump il mese scorso, impone la divulgazione integrale dei fascicoli, fatta eccezione per i limiti legali e la protezione delle vittime.

Dal Dipartimento di Giustizia è arrivata la promessa di nuovi rilasci. Il vice procuratore generale Todd Blanche ha annunciato che ulteriori documenti verranno resi pubblici nelle prossime settimane, chiarendo però che resteranno esclusi i materiali collegati a indagini ancora in corso.