Trump annuncia attacchi su larga scala contro ISIL in Siria

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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato che l’esercito americano ha condotto attacchi militari su vasta scala contro roccaforti dell’ISIL in diverse aree della Siria centrale, operazione definita come ritorsione per l’uccisione di militari statunitensi nel Paese.

La decisione segue un attacco avvenuto la scorsa settimana nei pressi di Palmyra, dove un assalitore legato all’ISIL ha aperto il fuoco su un convoglio di forze statunitensi e siriane, causando la morte di due soldati e un interprete civile americani e ferendo altri membri delle truppe.

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Trump ha scritto sul suo profilo Truth Social che gli Stati Uniti stanno “infliggendo una rappresaglia molto seria” contro i terroristi responsabili di quell’attacco, ribadendo la promessa di rispondere con forza a chiunque minacci i cittadini americani.

Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha descritto l’azione come una “dichiarazione di vendetta”, sottolineando che le forze statunitensi hanno colpito combattenti dell’ISIL, infrastrutture e depositi di armi in numerose località siriane nell’ambito dell’operazione denominata “Operation Hawkeye Strike”.

Secondo funzionari militari statunitensi, circa 70 obiettivi legati all’organizzazione jihadista sono stati colpiti utilizzando jet da combattimento, elicotteri d’attacco e sistemi di artiglieria missilistica. Altri attacchi simili potrebbero seguire, hanno affermato le stesse fonti.

Il governo siriano, guidato da un’amministrazione insediatasi dopo la caduta di Bashar al-Assad nel 2024, ha espresso pieno sostegno all’azione militare americana. Il ministero degli Esteri di Damasco ha ribadito l’impegno di combattere l’ISIL e ha invitato la coalizione internazionale a proseguire gli sforzi contro il gruppo estremista.

Non sono ancora disponibili conferme ufficiali sul numero di militanti uccisi o feriti negli attacchi, ma il Pentagono ha affermato che l’operazione non rappresenta l’inizio di una nuova guerra, bensì una risposta mirata alla minaccia persistente dell’ISIL sul territorio siriano.