Jason Collins, primo giocatore NBA dichiaratamente gay: tumore cerebrale al quarto stadio

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Jason Collins, ex centro NBA e primo giocatore della lega professionistica statunitense a fare coming out, ha rivelato di essere affetto da un glioblastoma di grado quattro, una delle forme più aggressive di tumore cerebrale. La notizia è stata resa pubblica dal diretto interessato in un’intervista concessa a ESPN, nella quale ha raccontato l’improvvisa comparsa dei sintomi e il percorso che ha portato alla diagnosi.

La diagnosi e l’inizio delle terapie

Collins, oggi 47enne, ha spiegato che i primi segnali della malattia si sono manifestati in modo rapido nel corso della scorsa estate. Dopo una serie di controlli e approfondimenti clinici, i medici hanno individuato il tumore, avviando immediatamente un piano di cura. L’ex giocatore ha già iniziato radioterapia e chemioterapia, affiancando ai trattamenti tradizionali anche terapie sperimentali.

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L’obiettivo, ha spiegato, è duplice: tentare di prolungare la vita e allo stesso tempo offrire un contributo concreto alla ricerca oncologica, mettendo la propria esperienza al servizio della comunità scientifica.

La forza mentale di un ex atleta NBA

Nel corso dell’intervista, Collins ha mostrato lo stesso spirito combattivo che lo ha accompagnato durante la carriera sportiva, conclusa dopo aver vestito, tra le altre, le maglie di Brooklyn Nets, Boston Celtics e Washington Wizards. “Ho affrontato Shaquille O’Neal al picco della sua carriera, non temo nulla”, ha dichiarato, sottolineando la determinazione con cui intende affrontare anche questa nuova sfida.

Jason Collins opens up on battle with glioblastoma | NBA Today

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