Tenore Jubilant Sykes ucciso in casa a Santa Monica: arrestato il figlio

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Il celebre cantante lirico statunitense Jubilant Sykes, noto per le sue esibizioni nei principali teatri internazionali e per una nomination ai Grammy Awards, è stato ucciso a coltellate lunedì 8 dicembre nella sua abitazione di Santa Monica, in California. Aveva 71 anni. Sul posto gli agenti hanno trovato il figlio, Micah Sykes, 31 anni, arrestato come principale sospettato.

La ricostruzione dell’aggressione

Secondo il Dipartimento di Polizia di Santa Monica, gli agenti sono intervenuti alle 21:20 a seguito di una chiamata al 911 che segnalava un’aggressione in corso. Una volta entrati nell’abitazione, guidati dal segnalante, hanno individuato Jubilant Sykes gravemente ferito da coltellate. Il personale dei vigili del fuoco ha constatato il decesso dell’artista.

Micah Sykes si trovava ancora all’interno della casa ed è stato arrestato senza resistenza. È in attesa di formale incriminazione per omicidio da parte della Procura della Contea di Los Angeles.

Una carriera che ha segnato la musica americana

Nato e cresciuto a Los Angeles, Jubilant Sykes aveva costruito una carriera unica grazie a una voce duttile e a un repertorio capace di unire musica classica, gospel, jazz e contemporaneo. Si era esibito in luoghi simbolo come il Metropolitan Opera, il Carnegie Hall, il Kennedy Center, l’Apollo Theater e l’Hollywood Bowl, collaborando con artisti quali Julie Andrews, Renée Fleming, Josh Groban, Carlos Santana, Brian Wilson, Patrice Rushen e Terence Blanchard.

La nomination ai Grammy era arrivata nel 2010 per il contributo alla registrazione di “Mass” di Leonard Bernstein. Aveva inoltre partecipato a produzioni cinematografiche e televisive, tra cui “Freedom” (2014) di Peter Cousens e “The Descent” (2023) di Matt Green.

La notizia della sua morte ha suscitato profonda commozione nella comunità musicale, che ricorda la sua voce e la sua capacità di attraversare generi e sensibilità con naturalezza.