Trump rilancia: Putin pronto a trattare per porre fine alla guerra in Ucraina
Donald Trump torna a parlare del conflitto tra Ucraina e Russia e si dice convinto che Vladimir Putin voglia davvero “porre fine alla guerra”. La sua presa di posizione arriva nel giorno in cui è saltato l’incontro previsto a Bruxelles tra gli inviati americani e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aprendo un nuovo fronte diplomatico già carico di tensioni.
Trump ha definito “ottimo” il recente colloquio avvenuto a Mosca tra Steve Witkoff, Jared Kushner e il leader del Cremlino, cogliendo l’occasione per rimproverare ancora una volta Zelensky. Secondo l’ex presidente, Kiev avrebbe perso “il momento migliore” per chiudere un accordo di pace durante il loro ultimo incontro a Washington, quando – a suo dire – l’Ucraina “non aveva carte in mano”.
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Da Washington intanto è arrivata una nuova frenata sulle richieste ucraine. Mosca, reduce dal confronto senza sbocchi con gli Stati Uniti, ha però negato di aver respinto completamente la bozza del piano di pace proposto dal team di Trump. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha precisato che alcune parti del documento restano “inaccettabili”, mentre nuove proposte americane sarebbero state presentate a Putin.
Il Cremlino, attraverso il consigliere Yuri Ushakov, ha definito l’incontro con Witkoff e Kushner “molto utile e sostanziale”, pur in assenza di un accordo finale. Ushakov ha ribadito che le posizioni russe nei negoziati sono state rafforzate dai recenti successi militari, in particolare nell’area di Pokrovsk. Un fattore che, secondo Mosca, avrebbe contribuito a una “valutazione più realistica” della situazione da parte dell’Occidente.
Trump, parlando con i giornalisti, ha rilanciato la sua visione ottimista. Ha spiegato di aver ricevuto da Witkoff e Kushner l’impressione che Putin sia ora disposto a “tornare a trattative normali” e ad allentare un conflitto che “costa migliaia di soldati ogni settimana”. Ha inoltre definito “terribile” il bilancio umano dell’ultimo mese, citando la cifra di 27mila morti.
Dopo l’appuntamento mancato di Bruxelles, Zelensky ha cercato di rassicurare alleati e opinione pubblica, confermando che i contatti con gli Stati Uniti proseguiranno. Il presidente ucraino ha annunciato nuovi incontri a Washington e ha ribadito che una “pace dignitosa” sarà possibile solo includendo gli interessi di Kiev. Ha ricordato come l’Ucraina sia stata “ascoltata” nei recenti colloqui di Ginevra e in Florida, e che la strada diplomatica deve procedere insieme alla pressione internazionale sulla Russia.
Nelle prossime ore Witkoff e Kushner incontreranno nuovamente il negoziatore ucraino Rustem Umerov in Florida, in una riunione che – secondo fonti dell’amministrazione statunitense – si terrà nell’area di Miami. Un nuovo passaggio in una trattativa complessa, ancora lontana da una soluzione ma nuovamente al centro del dibattito internazionale.