Meloni a Manama per il Vertice Ccg: Italia ospite d'eccezione nella regione del Golfo

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La partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo segna un momento di forte rilievo diplomatico per l’Italia, chiamata per la prima volta a prendere parte ai lavori dell’organismo che riunisce Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar.

Oggi, 2 dicembre, Meloni è a Manama su invito diretto del re Hamad bin Isa Al Khalifa per partecipare alla sessione inaugurale del summit, che entrerà nel vivo domani 3 dicembre. L’invito rivolto a un leader esterno ai Paesi membri rappresenta un’eccezione nel protocollo del Ccg, sottolineando il crescente peso dei rapporti tra Roma e le monarchie del Golfo.

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La lista dei pochi leader stranieri accolti negli ultimi anni mostra il carattere selettivo di tale apertura: tra questi figurano Recep Tayyip Erdogan nel 2023, Xi Jinping nel 2022, Theresa May nel 2016, François Hollande nel 2015 e Mahmoud Ahmadinejad nel 2007. Oltre al vertice annuale, il Ccg organizza anche format di consultazione separati con Stati Uniti ed Unione Europea, ai quali l’Italia ha già preso parte nel 2024.

Per Roma, la presenza al summit arriva al termine di un anno segnato da un’intensa attività diplomatica, che ha contribuito a consolidare un nuovo asse strategico Italia-Bahrain. Il percorso era iniziato il 27 gennaio, quando Meloni si era recata in visita nel Regno per incontrare il sovrano Hamad bin Isa Al Khalifa e il principe ereditario Salman bin Hamad Al Khalifa, affrontando temi regionali, dialogo interreligioso e cooperazione sul fronte migratorio attraverso il Processo di Roma.

Il dialogo era proseguito il 15 luglio a Palazzo Chigi, durante il confronto dedicato alla crisi di Gaza e alla ricerca di un cessate il fuoco, occasione in cui Meloni aveva espresso sostegno al Bahrain per la sua elezione a membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per il biennio 2026-2028.

Un ulteriore avanzamento nelle relazioni bilaterali si era registrato il 29 settembre, quando il principe ereditario e primo ministro Salman bin Hamad Al Khalifa era arrivato a Roma per siglare una Dichiarazione Congiunta che prevede investimenti reciproci superiori a 1 miliardo di euro. L’intesa rilancia la cooperazione in settori chiave come difesa, sicurezza marittima, infrastrutture, trasporti, turismo, costruzioni e pianificazione urbana, aprendo nuove prospettive per le imprese italiane nel Golfo.

La missione di Meloni in Bahrain si colloca così in un quadro di crescente interconnessione economica e politica tra l’Italia e i Paesi della penisola arabica, con l’obiettivo di espandere ulteriormente la presenza nazionale in un’area sempre più strategica.