Firenze, coppia trovata senza vita: indagini sulla pista dell'omicidio-suicidio
Nelle indagini sulla tragedia avvenuta in via Giampaolo Orsini, nel quartiere di Gavinana a Firenze, gli investigatori ritengono al momento più probabile la pista dell’omicidio-suicidio. Domenica pomeriggio sono stati trovati senza vita Franco Giorgi, 74 anni, antiquario molto conosciuto in città, e la moglie Gianna Di Nardo, 68 anni, ex dipendente comunale in pensione.
A fare la scoperta è stato il figlio della coppia, Tommaso, 35 anni, entrato nell’abitazione intorno alle 14.30 dopo diversi tentativi di contattarli telefonicamente. Una volta dentro, ha trovato i genitori a terra tra ingresso e soggiorno, circondati da ampie tracce di sangue presenti in più stanze della casa.
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I carabinieri del Nucleo operativo e della Scientifica, intervenuti subito dopo l’allarme, hanno constatato che entrambi presentavano numerose ferite da arma da taglio. È stato sequestrato un coltello da cucina ritenuto compatibile con le lesioni rilevate.
Gli investigatori non hanno riscontrato segni di effrazione né la mancanza di oggetti di valore. Questo elemento, unito ai rilievi effettuati, sostiene l’ipotesi secondo cui Giorgi avrebbe aggredito la moglie per poi rivolgere l’arma contro sé stesso. La Procura, con la procuratrice Rosa Volpe e il pm Alessandro Piscitelli, mantiene comunque un approccio prudente: si tratta dell’ipotesi prevalente, non ancora definitiva.
Le autopsie, che saranno eseguite all’Istituto di Medicina Legale di Careggi, dovranno chiarire tempi e dinamica delle ferite. Secondo una prima valutazione, sul corpo della donna sarebbero presenti lesioni da difesa, mentre sull’uomo non ne sarebbero state individuate. Un quadro che, se confermato, rafforzerebbe l’ipotesi dell’omicidio-suicidio.
Parallelamente, gli inquirenti stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per escludere con certezza la presenza di terze persone nelle ore precedenti al fatto. L’ingresso di un estraneo è ritenuto poco probabile, ma l’ipotesi non è stata ancora esclusa in via formale.
Resta da chiarire cosa possa aver innescato la violenza. Alcuni parenti avrebbero riferito che Giorgi, negli ultimi tempi, mostrava una marcata fragilità psicologica. Gli inquirenti precisano però che questo elemento, da solo, non basta a spiegare quanto accaduto. In casa non sono stati trovati biglietti o messaggi d’addio.
I carabinieri hanno inoltre sequestrato i telefonini dei coniugi, che saranno analizzati per ricostruire con precisione le loro ultime ore.