Spari a Washington vicino alla Casa Bianca: sospetto ex collaboratore delle forze Usa in Afghanistan
Due soldati della Guardia Nazionale sono stati colpiti e gravemente feriti durante una sparatoria avvenuta a pochi isolati dalla Casa Bianca. Le autorità parlano di un attacco “mirato”, mentre i militari, impegnati in attività di pattugliamento nella capitale, rimangono in condizioni critiche. Il direttore dell’FBI Kash Patel ha confermato che entrambi sono stati raggiunti da colpi alla testa.
L’aggressore è stato arrestato subito dopo l’attacco. Si tratta di Rahmanullah Lakanwal, cittadino afghano di 29 anni, identificato dal Dipartimento della Sicurezza Nazionale. Gli investigatori stanno ancora cercando di chiarire il movente, mentre emergono informazioni sul passato del sospettato: secondo quanto riportato da Fox News, avrebbe collaborato con diverse agenzie governative statunitensi, inclusa la CIA, come membro di una forza partner in Afghanistan.
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Lakanwal è arrivato negli Stati Uniti tramite l’operazione Allies Welcome, avviata dopo il ritiro internazionale dall’Afghanistan nell’agosto 2021. Attualmente è ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito quattro volte nello scontro a fuoco con i militari. Le autorità precisano che non sta collaborando con gli inquirenti e che al momento non risultano altri assalitori coinvolti.
Donald Trump ha commentato l’accaduto su Truth Social, definendo il sospetto “un animale” e annunciando che la sua amministrazione “riesaminerà” tutte le persone arrivate dall’Afghanistan durante la presidenza di Joe Biden. L’ex presidente ha inoltre chiesto il dispiegamento di altri 500 membri della Guardia Nazionale per rafforzare la sicurezza nella capitale.
Il capo del Pentagono Pete Hegseth ha confermato che presenterà una richiesta formale al Segretario dell’Esercito per incrementare la presenza militare a Washington. Nel frattempo, il Dipartimento di Giustizia ha chiesto alla corte d’appello federale di bloccare l’ordinanza del giudice Jia Cobb, che nei giorni scorsi aveva dichiarato illegale la presenza della Guardia Nazionale nella città.
Nella tarda serata di mercoledì, l’agenzia statunitense per la cittadinanza e l’immigrazione ha annunciato la sospensione immediata e a tempo indeterminato della procedura di immigrazione per tutti i cittadini afghani, in attesa di una revisione dei protocolli di sicurezza e dei controlli interni.