Caso Garlasco: nuove analisi confermano impronte solo di Chiara Poggi
Le nuove verifiche condotte nell’ambito dell’incidente probatorio sul caso Garlasco hanno confermato che le impronte rinvenute sul sacchetto dei cereali e sulla busta blu della spazzatura appartengono esclusivamente a Chiara Poggi, la giovane vittima uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli.
Sul sacchetto dei cereali sono state individuate quattro impronte digitali, riconducibili al pollice e al medio della ventiseienne. Sulla busta della spazzatura, invece, sono state rilevate due ulteriori impronte, anch’esse attribuite alla vittima. Nessuna traccia è risultata riconducibile ad Alberto Stasi, condannato per l’omicidio, né ad Andrea Sempio, indagato in una fase successiva dell’inchiesta.
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Due impronte aggiuntive sono state trovate sulla porta d’ingresso: una appartiene a un carabiniere intervenuto sulla scena del delitto, mentre sulla porta del garage è stata identificata l’impronta del dito medio di Marco Poggi, fratello della vittima. Si tratta di segni compatibili con la loro presenza durante i sopralluoghi e l’accesso all’abitazione.
Il lavoro del perito Giovanni Di Censo chiude quindi il capitolo dattiloscopico senza modificare l’impianto già noto: le impronte presenti sugli oggetti utilizzati da Chiara la mattina dell’omicidio sono esclusivamente le sue.
Anche sul fronte genetico non emergono novità. Sulla confezione di Fruttolo è stato identificato il DNA della vittima, mentre sulla bottiglietta di Estathé è stata confermata la presenza della traccia genetica di Stasi, che all’epoca era il fidanzato di Chiara.