Salvini e il dibattito sull'accoglienza: rispetto delle tradizioni al centro
Durante un comizio a Bari a sostegno del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, Luigi Lobuono, Matteo Salvini ha richiamato l’attenzione sul tema del rispetto delle tradizioni italiane da parte di chi arriva nel Paese. Dal palco, il leader della Lega ha ribadito la necessità che chi sceglie di vivere in Italia riconosca e rispetti la cultura, la storia e i simboli nazionali.
“Ognuno può professare la propria religione, che sia islamica, ebraica, cattolica o buddista. Il problema nasce quando qualcuno viene in città come Bari, Lecce o Taranto senza rispettare la nostra identità. Chi non è disposto a farlo deve tornare da dove è arrivato”, ha dichiarato Salvini, sottolineando come l’accoglienza debba essere accompagnata dal rispetto reciproco.
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Rivolgendosi alla platea, il vicepremier ha definito la Puglia una terra storicamente aperta e solidale, sostenendo però che l’Europa starebbe consentendo l’ingresso di un numero eccessivo di immigrati “destinati a compromettere il tessuto sociale e culturale” italiano.
Nel suo intervento, Salvini ha poi affrontato il tema della scuola. Ha rivendicato il rinnovo di due contratti per docenti e personale scolastico, ringraziando il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Secondo il leader della Lega, è fondamentale che la scuola sia “libera da ideologie” e che l’educazione sia centrata su rispetto, doveri e regole.
Ha inoltre criticato gli episodi di mancato rispetto nei confronti degli insegnanti e i danneggiamenti durante occupazioni e autogestioni, sostenendo la necessità di sanzioni: “Chi rompe paga. Devono essere madri e padri dei responsabili a rispondere dei danni”.
Infine, Salvini ha invitato a sostenere il sì al referendum sulla giustizia, affermando che in Italia “troppi cittadini finiscono ingiustamente in carcere” e che è necessario un sistema in cui “chi sbaglia, anche tra i giudici, risponda delle proprie azioni”.