Ucraina, segnali di apertura diplomatica tra Russia e Usa mentre Kiev subisce nuovi raid

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L’inviato speciale del Cremlino Kirill Dmitriev ha dichiarato che Russia e Stati Uniti sarebbero “abbastanza vicini a una soluzione diplomatica” per la guerra in Ucraina. Intervistato dalla CNN durante la sua visita a Washington, Dmitriev ha parlato di “compromessi che potrebbero funzionare per tutte le parti”, sottolineando la volontà di Mosca di trovare un’intesa pacifica.

Il rappresentante russo ha commentato anche la presunta frustrazione del presidente americano Donald Trump per la lentezza del negoziato, affermando che esiste “un bel po’ di disinformazione su ciò che sta realmente accadendo”. Dmitriev, che dirige anche il fondo sovrano russo ed è responsabile degli investimenti esteri, si trova negli Stati Uniti per colloqui ufficiali, nonostante le recenti sanzioni imposte da Washington e la decisione di Trump di annullare il suo incontro con Vladimir Putin.

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Fonti americane riferiscono che l’inviato russo incontrerà funzionari dell’amministrazione Trump “per proseguire i colloqui sulle relazioni bilaterali”. È previsto anche un incontro con Steve Witkoff, inviato del presidente statunitense. In passato, Dmitriev aveva proposto la costruzione del cosiddetto “tunnel Trump-Putin”, un collegamento infrastrutturale tra l’Alaska e lo stretto di Bering.

Ad aprile Dmitriev era stato il primo rappresentante di alto livello russo a visitare Washington dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, segnando un raro tentativo di dialogo diretto tra le due capitali.

Intanto, Kiev continua a subire nuovi attacchi. Le autorità ucraine hanno denunciato raid con missili balistici contro diversi quartieri della capitale. Il sindaco Vitali Klitschko ha confermato almeno otto feriti e incendi nelle aree di Desnianskyi e Darnytskyi. Il capo dell’amministrazione militare cittadina, Tymur Tkachenko, ha riferito di “un attacco del nemico con missili” e dell’intervento della “difesa aerea in azione”.