Kevin Federline contro Britney Spears: nel libro shock accuse sulla vita privata della popstar

Dopo anni lontano dai riflettori, Kevin Federline torna a far parlare di sé con un memoir destinato a far discutere: You Thought You Knew. Nel libro, anticipato dalla BBC, l’ex ballerino e marito di Britney Spears svela presunti retroscena inquietanti sulla vita della cantante, descrivendola come una madre instabile e una donna in profonda crisi.
Le rivelazioni hanno provocato una reazione immediata da parte della popstar, che accusa Federline di voler speculare sul suo nome ora che sono terminati i pagamenti di mantenimento. Secondo l’ex marito, i fatti raccontati risalirebbero agli anni del loro matrimonio, tra il 2004 e il 2007, periodo in cui Britney avrebbe manifestato comportamenti pericolosi anche durante la gravidanza e nei primi anni di vita dei figli, Preston e Jayden.
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Tra le accuse più gravi, quelle riguardanti il presunto consumo di alcol e cocaina durante l’allattamento e alcuni episodi notturni inquietanti, come quando la cantante sarebbe entrata nella stanza dei bambini con un coltello in mano. “È come guardare qualcuno perdere lentamente il controllo della propria vita”, scrive Federline, dichiarandosi ancora oggi preoccupato per la salute mentale dell’ex moglie.
L’ex ballerino definisce il periodo della conservatorship – l’amministrazione legale che ha regolato la vita di Spears dal 2008 al 2021 – come un “salvagente”, pur riconoscendone gli aspetti controversi. Una definizione che contrasta nettamente con la posizione della cantante, che in più occasioni ha denunciato gli abusi subiti durante quegli anni.
Britney Spears ha reagito con durezza alle accuse, definendo il memoir “estremamente doloroso ed estenuante”. Tramite un portavoce, ha dichiarato che la sua unica preoccupazione resta “il benessere dei figli in mezzo a questa ondata di sensazionalismo”. Nel suo libro autobiografico The Woman in Me, pubblicato nel 2023, la cantante aveva già raccontato di come Federline avrebbe cercato di farla apparire mentalmente instabile agli occhi del pubblico e dei giudici.
Mentre il movimento #FreeBritney aveva contribuito in modo decisivo alla fine della tutela legale, Federline oggi si dice scettico nei confronti di quella campagna, sostenendo che l’ex moglie “non era ancora in grado di gestire responsabilmente la propria vita”. Nel suo libro, respinge anche le accuse di aver vissuto all’ombra del successo della popstar, affermando: “Ho preferito restare in silenzio per proteggere i miei figli. Ora racconto la mia versione”.
Il tempismo della pubblicazione solleva tuttavia dubbi e sospetti. Federline spiega di aver atteso che i figli raggiungessero la maggiore età per non “appesantirli ulteriormente”, ma per molti la decisione di rompere il silenzio proprio ora appare come una mossa studiata con attenzione.