Sinner rinuncia alla Coppa Davis: Panatta lo critica, Pietrangeli parla di schiaffo al Paese

Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli si schierano apertamente contro la decisione di Jannik Sinner di non partecipare alle Final Eight di Coppa Davis. Le due leggende del tennis italiano hanno espresso il loro disappunto, sottolineando come la competizione a squadre fosse un tempo il fulcro della carriera di ogni tennista.
In un intervento pubblicato sul Corriere della Sera, Panatta ha commentato con tono amaro la scelta del numero due del mondo: “Io alla Davis non avrei mai rinunciato, e se qualcuno della squadra l’avesse fatto, saremmo stati noi compagni e il capitano a chiedere spiegazioni nel modo più duro possibile. Ma non è mai successo”. L’ex campione aggiunge: “Ci sono situazioni in cui mi sento un dinosauro parlante, e commentare la decisione di Sinner di non giocare la Davis è una di queste”.
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Panatta ha ricordato come per la sua generazione la Coppa Davis rappresentasse una priorità assoluta: “A me, a Paolo, a Corrado, a Tonino e prima ancora a Pietrangeli, non sarebbe mai passato per la mente di rinunciare. La Davis era al centro dei nostri programmi. Oggi non è più così. Mi dispiace per Jannik, ma uno sforzo lo avrebbe potuto fare. Sarebbe servito anche per disinnescare le polemiche che inevitabilmente esploderanno”.
Pur riconoscendo i nuovi ritmi del tennis moderno, Panatta evidenzia come la disciplina sia ormai cambiata radicalmente: “I giocatori oggi sono i Ceo delle proprie aziende, vivono con una dedizione totale. Sinner ha già dato tanto alla Davis e ora vuole concentrarsi su obiettivi personali: vincere negli Slam, competere alla pari con Alcaraz, tornare numero uno. Ma il calendario va ripensato, la finale di Davis è troppo vicina alle Finals. È un tennis da riorganizzare nella sua complessità”.
Più duro il giudizio di Pietrangeli, che a Repubblica ha definito la rinuncia di Sinner “una scelta non bella e deludente”. L’ex numero uno azzurro ha dichiarato: “Mi dispiace molto, anche per lui. Si mette in fila dietro a quelli che pensano solo ai soldi e non ai tifosi. Non capisco questa decisione, non è una buona cosa rinunciare alla maglia azzurra”.
Pietrangeli ha aggiunto che Sinner avrebbe dovuto comunicare la sua decisione con più anticipo: “Poteva dirlo a inizio stagione, spiegare che sentiva pressione o aveva bisogno di pensare a sé. Non farlo sapere all’ultimo momento. È una questione di coscienza, non di denaro. Ha già guadagnato milioni”.
Riguardo alle parole del capitano Filippo Volandri, che ha mantenuto “porte aperte” per il futuro, Pietrangeli commenta: “Cosa dovrebbe fare Volandri? Non può punirlo, è il numero uno. Deve incassare e sperare che Sinner ci ripensi. Spero ancora che ci sorprenda, che cambi idea. La Coppa Davis è un campionato del mondo: non c’è niente di più bello che rappresentare il proprio Paese”.
Infine, Pietrangeli conclude con amarezza: “Non riesco a trovare una logica. È il suo momento, tutti lo vogliono e lo amano, ma questa rinuncia è una delusione per tutti. È come uno schiaffo al Paese”.